Verso Sud 2019

Il titolo “Verso Sud”, che designa il Festival del Cinema Mediterraneo che si svolge ogni estate a Catonateatro, presuppone il senso del viaggio, perché la parola “verso” indica un movimento, reale o figurato, nello spazio o nel tempo.

In tutte le epoche l’uomo ha dato grande importanza al viaggio, cioè al trasferimento da un posto ad un altro allo scopo di raggiungere una determinata meta e realizzare un obiettivo prestabilito; oppure al fine di ritrovare il proprio essere, una propria dimensione, un proprio io interiore. Come stupirsi, quindi, se anche il cinema, che è stato sempre lo specchio del nostro modo di vivere e di pensare,  sin dalle sue origini, ha prestato particolare attenzione al tema del viaggio?

È questo il filo rosso che lega molte delle storie in programma nel festival “Verso Sud” 2019 che è arrivato quest’anno alla decima edizione con lo scopo di esplorare territori fisici e mentali  del nostro meridione, facendoci, nello stesso tempo, sognare, sorridere e riflettere.

Tutte le storie, al cinema, parlano di una trasformazione e tutti i viaggi cinematografici sono quindi il terreno d’elezione ideale per rappresentare questa maturazione; anche i film in programmazione quest’anno (Ricchi di fantasia, Vengo anch’io, In viaggio con Adele, Green book, Il ladro di bambini) sposano la metafora del cambiamento attraverso il viaggio e ci coinvolgono nelle vicende dei protagonisti, facendoci sentire partecipi dei loro eventi e delle loro emozioni.

Una particolare attenzione sarà verso un argomento abbastanza difficile e attuale: il radicamento della ‘ndrangheta fuori dai territori calabresi. I film Lo spietato e Uno di famiglia affrontano il problema in modo molto diverso: il primo con lo stile del film di genere americano, il secondo con l’ironia cattiva della commedia all’italiana.

Il Festival del Cinema Mediterraneo “Verso Sud” si pone quindi come un ideale itinerario nel nostro Paese, attraverso il medium cinematografico che conferma la sua centralità nel trattare alcuni dei temi “forti” del nostro presente, nel ridisegnare, rafforzare e ricostruire le identità dei luoghi (la Campania, la Basilicata, la Calabria, la Sicilia e la Sardegna) e nell’incidere sul nostro immaginario collettivo.

Direzione artistica: Nicola Petrolino

Direzione organizzativa: Lillo Chilà

Programmazione