É una commedia tratta dal film e dal romanzo di Luciano De Crescenzo in cui le differenze tra il nord e il sud del paese sembrano cristallizzate nel disaccordo tra il napoletano prof. Bellavista e il milanese dott. Cazzaniga. Lo spettacolo ripropone le scene più esilaranti del film come “il cavalluccio rosso”, ”la lavastoviglie”, “il Banco Lotto”, “la 500 tappezzata di giornali”, mentre la scenografia riproduce la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film.
Dopo qualche tentativo infruttuoso fatto in anni passati di adattare per le scene il mitico film – romanzo saggio “Così parlò Bellavista”, Alessandro Siani, stimolato da Benedetto Casillo (il vice sostituto portiere) si appassiona all’idea e decide di varare il progetto. Dopo aver vagliato alcune ipotesi giunge con Luciano De Crescenzo alla conclusione che la migliore soluzione per la realizzazione dell’idea sia affidarla a Geppy Gleijeses: “Sulo tu ‘o può ffà!”. Ma Geppy, seppur lusingato dalla “investitura”, è costretto a rinunciare, anche perché stretto tra gli impegni di “Filumena Marturano” e “il Piacere dell’Onestà”. Ma Alessandro non demorde, annulla la tournée prevista e bussa nuovamente alla porta di Geppy l’anno successivo. Nasce così lo spettacolo teatrale “Così parlò Bellavista”, diretto e adattato da Geppy Gleijeses, prodotto da Alessandro Siani – Sonia Mormone e Geppy Gleijeses con un gruppo straordinario di attori napoletani: Marisa Laurito, la migliore amica di Luciano ed eterna Miss Simpatia, sarà la moglie di Bellavista; Benedetto Casillo, nel ruolo che interpretò nel film; Nunzia Schiano, grande caratterista napoletana, e ancora Salvatore Misticone, Vittorio Ciorcalo e tanti altri, con la partecipazione di Gianluca Ferrato nel ruolo di Cazzaniga, il direttore dell’Alfasud.
La scenografia di Roberto Crea riprodurrà la facciata del grande palazzo di via Foria dove fu girato il film. Le musiche saranno quelle originali di Claudio Mattone.