• In programmazione
  • 16 Agosto 2025

    ore 21:15


La Banda degli Onesti

Trailer


di Age & Scarpelli
con Alessandro Idonea, Vincenzo Volo, Giovanna Criscuolo, Rosario Minardi, Giuseppe Brancato, Luigi Nicotra
Regia Alessandro Idonea

Chi non ricorda Totò e Peppino impegnati nella truffa del secolo, inesorabilmente destinata a fallire per “eccesso d’onestà”? La scelta di questa piece è dunque l’omaggio ai due mostri sacri della commedia all’italiana che con “La banda degli onesti”, versione teatrale del famoso film di culto, girato da Camillo Mastrocinque nel 1956, con la sceneggiatura scritta a quattro mani dal mitico tandem Age & Scarpelli, hanno raggiunto il massimo livello della loro comicità. Si tratta di un testo dalla verve comica assoluta, spigliata, briosa, dotata di un dialogo vivace, la storia corre diritta all’onesto scopo di suscitare risate. Tutto ha inizio quando un anziano in punto di morte, il Sig. Andrea, assistito dal suo portiere Antonio Bonocore, gli rivela di possedere alcuni cliché originali e la carta filigranata della Zecca dello Stato. Il portiere chiede ad un tipografo e ad un pittore, indebitati come lui, di dar vita a una banda di falsari. Ma il progetto naufraga quando Bonocore scopre che il figlio finanziere è sulla pista di una partita di banconote false… Il nostro allestimento è una versione teatrale della “Banda degli onesti” arricchita da invenzioni nuove, sviluppate sulla linea dei personaggi originali. Dunque, nonostante si mantenga la sceneggiatura di Age &Scarpelli, maestri di satira e umorismo popolaresco, si è cercato di dare un’autonomia espressiva, che consenta l’uso di forme e immagini più dinamiche e moderne, come ad esempio la “vorticosa” scena di Claudio La Fata, le musiche del maestro Aldo Giordano, che rendono così lo spettacolo più cinematografico che teatrale nelle sue inesauribili gag tipiche del repertorio italiano. Questa commedia è molto più che la simpatica storia di tre improbabili falsari. In realtà il tema affrontato risulta tremendamente attuale è la povera e faticosa onestà contrapposta al comodo benessere generato da un illecito. E colpisce tutt’oggi il pudore che i tre personaggi mostrano quando confessano di non avere spacciato i soldi falsi e di aver, invece, fatto credere il contrario agli altri, per paura di essere giudicati fessi. L’onestà prima di tutto.